Italian Qualiy Cinema. Institutions, Taste, Cultural Legitimation

L'obiettivo di questo nuovo numero di Comunicazioni Sociali – in uscita in un periodo che non poteva essere più appropriato, a causa delle sfide industriali, normative e culturali che attendono il cinema italiano dopo la promulgazione della Legge 220/2016 – è quello di definire ciò che sta costruendo l'idea di qualità nel cinema italiano contemporaneo, dal 2000 fino ad oggi.
Mentre nel dibattito sulla TV sta prendendo piede anche nel nostro Paese un'accezione del termine quality fondata sull’idea di production value, in ambito cinematografico la questione resta più opaca. Nei provvedimenti legislativi, nei comunicati stampa, nelle recensioni, nei saggi accademici e nei discorsi comuni l'idea di cinema di qualità, infatti, si sovrappone spesso a quella di cinema d'arte e d'autore, incrocia la nozione di impegno e ottiene una sua definizione formale nella categoria di “film di interesse culturale nazionale” promossa e sostenuta dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT).
Sul piano dei discorsi collettivi il cinema di qualità, per poter funzionare come tale, ha bisogno di processi di legittimazione culturale articolati, che chiamano in causa il lavoro di certe istituzioni, i discorsi critici, i comportamenti delle audience e tutto quanto contribuisce, al di là (o al di qua) degli incassi, alla formazione del gusto, alla costruzione di definizioni socialmente condivise e al “buon funzionamento” di questo tipo di prodotti.
Tali processi sono al centro di questo fascicolo, i cui articoli, utilizzando un ampio ventaglio di approcci metodologici, considerano il cinema italiano in relazione ad altre cinematografie nazionali europei, come un prodotto che richiede di essere finanziato e messo sul mercato, come un elemento del panorama mediale contemporaneo, come bene culturale il cui valore sollecita l'attenzione e l'intervento di diverse istituzioni.
|
||||||||
|
Sommario »
Consulta l'archivio
Articoli Online First
Towards the Platformization of (Social) Media Memory: Articulating Archive, Assemblage, and Ephemerality
Ultimi 3 numeri
COMUNICAZIONI SOCIALI - 2024 - 3. Italian Cinemas and Moviegoing. Venues, People, Management
COMUNICAZIONI SOCIALI - 2024 - 2. BECOMING AGENS. Synesthetic and Active Processes of Image Reception in the Middle Ages
Articolo letto 1490 volte.
Inserisci un commento